Forma di padre

Io, tu,

tutto e non solo uno,

di sguardi svestito e di parole,

mentre il mondo annacqua

il mare lacerato dai delfini

per una curva d’amore.

È il compito dei padri

predire il passo dei figli,

piegare le labbra

sullo specchio dei giorni

scalfiti, vagiti

passati e poi ritornati

sull’onda che lava

la sera del giorno natale.

L’istante ha scucito

l’eterno terreno,

il drappo di stoffa

che srotola le ore.

Eppure chiedi,

e il nome che fu nostro

tornerà a bussare

tra i lembi di voce,

margini sonori

dei nostri silenzi.