Restare
- Cristina Costantini
- Apr 5
- 1 min read

Giungere per restare
e senza indugio navigare
i sensi di colpa bianchi di spuma,
asciugati al sole,
sulla spiaggia d’ombra
dell’ultima luna.
Le comparse prosciugano,
sonnambule esuli
del meriggio di vita,
quando la parola parlava
il vuoto e l’eco
affondava la carne,
fino al centro cavo
del primo respiro.
Ora viene il passo inciso
sulla crosta fragile
di silenzio e il vento
a sfogliare nomi mai detti
da labbra chiuse,
in preghiera.
Ogni ritorno è solo
un altro andare
tra le righe dell’assenza
e i bagliori improvvisi
di una voce che non chiede,
ma resta.
Comments